Chiusura del Museo Civico (stando allo Studio di fattibilità, pag. 34)  oppure simbiosi Museo Civico-Museo Koester? 

Nel­l’e­s­po­sizione per­ma­nente del­l’at­tuale Museo Civi­co, accan­to al Tesoro di Lore­to sono esposte, per motivi di spazio, solo opere del­la Colo­nia artis­ti­ca di Chiusa che, stan­do allo stu­dio, dovreb­bero pas­sare al nuo­vo museo, men­tre il cor­poso Tesoro di Lore­to dovrebbe trovare una nuo­va col­lo­cazione nel­la minus­co­la Cap­pel­la di Lore­to. Questo sig­ni­ficherebbe, di fat­to, la chiusura del Museo Civico.

La fun­zione acco­mu­nante di un museo civi­co è evi­dente. Una sua chiusura è per­tan­to total­mente incom­pren­si­bile. Nel­l’am­bito del pre­vis­to Museo Koester (Colo­nia artis­ti­ca) che dis­porrà di notevoli capac­ità di spazio, sono sem­mai aus­pi­ca­bili un poten­zi­a­men­to e una riprog­et­tazione del Museo Civico.

L’e­poca del­la Colo­nia artis­ti­ca è solo una fase mar­ginale, e tut­t’al­tro che rap­p­re­sen­ta­ti­va, del­la com­p­lessa sto­ria del­la nos­tra cit­tà: sto­ria del­l’inse­di­a­men­to (reper­ti arche­o­logi­ci, punte di frec­cia risalen­ti al Neoliti­co, gioiel­li medio­e­vali in oro ecc.), Sabiona sede vescov­ile, fon­dazione e svilup­po del­la cit­tà, sto­ria delle locan­de, degli arti­giani e delle cor­po­razioni di mestieri, il viag­gio in Italia di Albrecht Dür­er, la sto­ria lega­ta agli Hut­ter­er, alla famiglia Jen­ner e alla miniera, Joseph Anton von Per­lath, Padre Joachim Hasp­inger, il Treni­no del­la Val Gar­de­na, le piene, Brde, le epi­demie, le ese­cuzioni ecc.

Quel che si chiede è dunque una trat­tazione e riv­is­i­tazione, nonché un’adegua­ta pre­sen­tazione e mes­sa in sce­na del­la sto­ria del­la cit­tà nel con­testo di un nuo­vo museo civi­co, com­pren­dente anche la sezione del­la Colo­nia artis­ti­ca, con accen­to su Alexan­der Koester, ossia una sim­biosi profi­cua fra Museo Civi­co e Museo Koester. Per­ché noi tut­ti siamo la som­ma del nos­tro pas­sato. E solo chi conosce la sto­ria può affrontare il futuro.

Feed­back del­lo staff di esperti

La sto­ria di Chiusa pre­sen­ta indub­bi­a­mente innu­merevoli sfac­cettature in più rispet­to alla sola epoca del­la Colo­nia artis­ti­ca. Un Museo Civi­co che rac­con­ti la sto­ria di Chiusa dal­la fon­dazione del­la cit­tà ai giorni nos­tri e rac­col­ga un adegua­to pat­ri­mo­nio di ogget­ti muse­ali rap­p­re­sen­terebbe indub­bi­a­mente, per la cit­tad­i­nan­za, un prezioso luo­go di incon­tro e iden­ti­fi­cazione, con una sua pro­pria sto­ria. Anche le opere di Alexan­der Koester ben si prestereb­bero ad essere inserite in questo per­cor­so stori­co sul­la città.

Lo stu­dio era chiam­a­to a ver­i­fi­care in quale misura la don­azione del­la Fon­dazione pos­sa rap­p­re­sentare per Chiusa un’op­por­tu­nità di riv­i­tal­iz­zazione e atti­vazione del­lo spazio urbano cen­trale. Il prog­et­to dovrebbe però, al tem­po stes­so, sod­dis­fare la richi­es­ta del­la Fon­dazione, inter­es­sa­ta a vedere la collezione Alexan­der Koester inseri­ta in un con­testo stori­co-artis­ti­co adegua­to e, pos­si­bil­mente, addirit­tura affi­an­ca­ta a un cen­tro di stu­di e ricerche sul­l’­opera di Alexan­der Koester e dei suoi com­pag­ni di avventure.

Da questo stu­dio è emer­so tut­tavia che solo arric­chen­do la collezione del­la Fon­dazione con un com­p­lesso e impor­tante pat­ri­mo­nio di opere del­la Provin­cia di Bolzano-Alto Adi­ge, e andan­do così a com­pletare la serie di musei provin­ciali a con­tenu­to stori­co-artis­ti­co (con la pre­sen­tazione di questo peri­o­do chiu­sano sino­ra non adeguata­mente rap­p­re­sen­ta­to a liv­el­lo oub­bli­co) è pos­si­bile risveg­liare un “inter­esse provin­ciale”, impos­to dal­la real­iz­zazione del prog­et­to e asso­lu­ta­mente indispensabile.

L’o­bi­et­ti­vo (e questo è anche parte del­la Fase 2 del prog­et­to) con­siste quin­di nel­l’intessere la sto­ria del­la cit­tà di Chiusa in questo nuo­vo piano, com­pren­si­vo dei suoi tesori cul­tur­ali, artis­ti­ci e architet­toni­ci quali sono il Con­ven­to dei Cap­puc­ci­ni con il Tesoro di Lore­to, la sede vescov­ile e il Monas­tero di Sabiona, le locan­de del­la Colo­nia artis­ti­ca, il viag­gio in Italia di Albrecht Dür­er ecc…