A causa di un altro impegno, il prossimo sabato non potrò purtroppo partecipare a questo interessante incontro.
Per questa ragione mi permetto di farVi pervenire per mail alcune mie considerazioni.
Le possibilità di creare nella nostra bella cittadina di Chiusa un museo provinciale vanno valutate e approfondite, e non scartate a priori. Sulla sede si può ovviamente discutere.
A mio avviso, per un museo provinciale, la vecchia sede del Giudizio sarebbe la meglio indicata per i seguenti motivi:
1. Chiusa ha una situazione urbanistica unica nel suo genere, visto che a tutti i margini della città è presente un parcheggio (Parcheggio mercato al limite occidentale della città, Schindergries al limite orientale, Tinne-Pucher al limite settentrionale e Cimitero-Vigili del fuoco al limite meridionale della città)
2. Abbiamo la fortuna di avere una stazione ferroviaria e uno svincolo autostradale.
Stanti queste buone premesse, il nuovo museo dovrebbe essere realizzato direttamente in centro città. Tutti i visitatori si troverebbero così a dover passeggiare per questa bella cittadina, ad ammirare anche altre cose interessanti, prima di arrivare alla meta del museo provinciale. Sulla strada del ritorno potrebbero anche fare qualche acquisto.
In questo modo manterremo i tanto preziosi parcheggi risparmiando sicuramente dei soldi.
La ristrutturazione dell’edificio suddetto , con ampliamento verso l’Isarco, potrebbe essere attuata indicendo un concorso di idee per architetti.
Vorrei poi fare un’altra proposta sulle attività commerciali, considerato che Chiusa va contemporaneamente promossa anche sul piano economico.
Personalmente sono del parere che tutte, ma proprio TUTTE le categorie di merci debbano fare ritorno in città. Perché, banalmente, non è più possibile comprare neanche un chiodo, ed è logico che ci si sposti dove si trova di tutto. Un grosso errore è stato a mio avviso bandire i tanti negozi dalla città e spostarli al centro GEPA.
Quella di creare a Chiusa un bel viale di locali e negozi, dal Municipio fino al piazzale della posta, magari addirittura coperto, è un’ idea che ritengo ben fattibile nel contesto di un consorzio.
Il passo più importante, quello della fondazione di una cooperativa (la WGK, Società cooperativa economica di Chiusa), è già stato del resto compiuto.
Con un’altra mia proposta non vorrei sostituirmi ai responsabili della cooperativa WGK ma penso che a Chiusa potrebbe ben funzionare una ristrutturazione di questo genere:
La cooperativa WGK potrebbe prendere in locazione tutti gli spazi commerciali disponibili in città. In aggiunta potrebbero essere presi in locazione anche esercizi già operativi, se auspicato dagli attuali proprietari. In questo modo si potrebbe dar vita a un viale commerciale, con tutte le categorie di merci posizionate strategicamente.
Per gli esercizi locati bisognerebbe ovviamente assumere del personale (venditrici/venditori) come dipendenti della cooperativa. Se gli attuali gestori dei negozi lo volessero, ci sarebbe anche per loro la possibilità di lavorare come dipendenti della WGK, affittando alla cooperativa stessa l’esercizio in questione.
Un simile modello di cooperativa funzionerebbe sicuramente bene a Chiusa perché, per esperienza personale, posso dire che in agricoltura, negli ultimi decenni, siamo riusciti a sopravvivere solo grazie al sistema delle cooperative.
Auguro a tutti voi un buon andamento del workshop e porgo i miei più cordiali cooperativi saluti.
Johann Gasser
Obergostner Pardell
Feedback degli esperti
È vero che il fatto di “essere sede di un museo provinciale” costituisce una grande opportunità per un comune, sotto tutti i punti di vista della vita urbana: locali commerciali, rivalorizzazione degli immobili, rilancio della ricettività gastronomica e alberghiera, aumento dell’interesse dei visitatori per la città ecc…
L’esigenza di un catalizzatore di frequenza e, con esso, il desiderio di rivitalizzazione della città depongono, al momento, certamente a favore di un posizionamento del progetto nel centro storico.
Nella seconda fase del progetto in partenza il 15 novembre 2015 sarà approfondita la questione della sede, aprendovi una discussione sulla base delle nuove conoscenze acquisite. Ad oggi sono oggetto d’esame la vecchia sede del Giudizio, l’area dei Cappuccini, l’ex “Gasthof Engl” e la zona Schindergries.